Cos’è il bilancio delle competenze e perché è importante per chi lavora nell’ambito dell’orientamento professionale e dell’HR
Il bilancio delle competenze nel mondo del lavoro, delle risorse umane e dell’orientamento professionale è uno strumento indispensabile.
Infatti, consente al candidato di fare il punto su di sé e sulla propria situazione professionale e, contestualmente, aiuta l’azienda a comprendere meglio quali sono le competenze del candidato su cui può fare affidamento e quali quelle da sviluppare.
Ma cosa si intende esattamente per bilancio delle competenze? Perché è così utile nel mondo del lavoro? Che differenza c’è tra bilancio di orientamento e bilancio di posizionamento?
Cos’è il bilancio delle competenze
Il bilancio di competenze, anche chiamato certificazione delle competenze, nell’ambito dell’orientamento professionale, è uno strumento che serve a valutare le conoscenze, le abilità e le attitudini dei candidati a una posizione lavorativa e delle persone che stanno per iniziare un corso di formazione professionale.
In ambito aziendale, invece, viene utilizzato per valutare le performance delle risorse aziendali e come strumento di gestione organizzativa utile per incrementare la produttività.
Come abbiamo anticipato, il bilancio delle competenze ha un duplice valore:
Per i candidati e gli studenti è quello di conoscere sé stessi al fine di progettare in maniera consapevole un inserimento o reinserimento lavorativo, o per sviluppare la propria professionalità.
Per le aziende e gli enti di formazione lo scopo è individuare un percorso di crescita per la risorsa in linea con le sue attitudini e i suoi talenti rafforzando le competenze già in suo possesso e sviluppandone delle nuove.
Un lavoro complesso, dunque, ma decisamente valido in quanto restituisce un vero e proprio modello di analisi.
Tutto ciò, oltre a essere un’opportunità per le risorse è vantaggioso anche per le aziende e per gli enti di formazione professionale. Mentre le aziende possono contare sulla ricchezza e sul patrimonio delle competenze acquisite, gli enti di formazione professionale possono strutturare un piano formativo adeguato e orientato al superamento dei punti di debolezza della classe.
Come e quando fare un bilancio di competenze
Il bilancio delle competenze avviene mediante colloqui individuali e di gruppo, questionari, test e autovalutazioni. Tutte queste attività restituiscono una mappatura delle competenze sviluppate dall’individuo.
In assenza di una definizione legislativa, esistono diversi modelli di bilancio delle competenze e differenti modalità di eseguirli.
Tuttavia, in linea generica, possiamo identificare tre fasi di un bilancio delle competenze:
- Pre-diagnostica, l’orientatore illustra all’ “esaminato” le modalità di analisi, la struttura e le finalità.
- Diagnostica, si procede con la ricostruzione della biografia e con la mappatura e la valutazione di conoscenze, competenze e capacità.
- Conclusiva, si procede con la sintesi dei due step precedenti al fine di delineare un progetto professionale e le tappe di realizzazione.
Dalla valutazione emergeranno:
- punti di forza e di debolezza;
- attitudini;
- interessi;
- grado di motivazione;
- aree di apprendimento su cui agire per colmare dei deficit.
L’analisi delle competenze può essere realizzata in qualsiasi momento: all’inizio della propria carriera è utile per avere una fotografia del punto di partenza e per capire come equilibrare aspirazioni e inclinazioni personali; più avanti serve a valutare il percorso di crescita ed eventualmente per ricollocarsi, intraprendere nuove strade professionali, o cogliere occasioni di avanzamento.
Bilancio di orientamento e bilancio di posizionamento
All’interno della macrocategoria del bilancio di competenze è possibile individuarne due tipologie distinte:
- Bilancio di posizionamento, di carattere descrittivo, punta a individuare gli apprendimenti già acquisiti da una persona in un dato momento della sua vita.
- Bilancio di orientamento, rappresenta una proiezione verso il futuro che si concretizza in un progetto di sviluppo.
A chi è utile il bilancio delle competenze
Abbiamo visto quanto la certificazione delle competenze sia uno strumento di orientamento utile un po’ per tutti e in particolare per:
- Giovani alla ricerca di lavoro che hanno l’esigenza di valutare le proprie competenze per definire un progetto di crescita mirato.
- Manager che, grazie al bilancio delle competenze, possono delineare un percorso per sviluppare quelle skills manageriali indispensabili a ricoprire ruoli di responsabilità.
- Professionisti che vogliono individuare un programma di upskilling in ambito specialistico.
L’importanza del bilancio delle competenze per le imprese
Come detto, il bilancio di competenze è estremamente importante non solo per i lavoratori e per chi è in cerca di lavoro, ma anche per le imprese. Per un’azienda, infatti, è particolarmente utile effettuare un bilancio delle competenze dei propri lavoratori, per una serie di fattori:
- valorizzare i lavoratori, affidando loro ruoli e mansioni adeguati alle capacità, personalità o interessi che li contraddistinguono;
- programmare percorsi formativi personalizzati, affinché la risorsa raggiunga una maggiore padronanza del ruolo;
- ricavare informazioni utili per una corretta gestione delle risorse umane;
- avere uno strumento di supporto utile per i processi di selezione, la valutazione delle figure professionali, la pianificazione delle carriere;
- ottenere informazioni sulla realtà interna alle diverse aree prese in esame.
Infine, il bilancio delle competenze permette all’azienda di migliorare la relazione con i dipendenti e la propria reputazione tra le risorse, in quanto queste ultime si sentiranno maggiormente considerate dalla proprietà, coinvolte nel proprio percorso di orientamento e partecipi delle decisioni strategiche dell’azienda.
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