Apprendimento efficace ed immediato, può sembrare quasi un ossimoro ma una soluzione c’è e si chiama microlearning. Uno studio in “pillole” che nasconde dietro piccoli contenuti, grandi potenzialità e riesce a facilitare la memorizzazione delle nozioni in un tempo ridotto.
Come metterlo in pratica? Conosciamo meglio questa metodologia didattica che trova nelle nuove tecnologie il suo strumento migliore.
Microlearning definizione
Il Microlearning è una metodologia d’apprendimento innovativa mirata soprattutto alla formazione professionale. Le sue strategie ben si prestano alla formazione continua che in ambito aziendale è ormai richiestissima.
Il microlearning, come suggerisce il nome, individua un percorso formativo basato su contenuti brevi ed è perciò definito anche “Bite-sized learning” (“apprendimento a piccoli bocconi”). Memorizzando poche nozioni per volta si ottiene un apprendimento più veloce, una migliore gestione del carico cognitivo, si favorisce la motivazione e la partecipazione dello studente.
Insomma, il Bite Sized Leaning è una interessante novità per chi si occupa di pianificare e gestire corsi di formazione. Applicato alla didattica, offre l’opportunità di creare percorsi studio innovativi, multipiattaforma e soprattutto agili, come richiesto dal lifelong learning.
Microlearning strumenti
Come realizzare percorsi di questo tipo? Mettendo in campo gli strumenti giusti per il microlearning, uno di questi è sicuramente il video.
In questi ultimi anni il potere dei video è diventato dilagante: grazie ai tik tok e ai reels ci si intrattiene e ci si informa attraverso brevissimi video che riescono a condensare molte informazioni.
Questi contenuti complessi con audio, immagini e parti testuali, riesco ad assicurare un’attenzione elevata ed un alto grado di coinvolgimento. Essi potranno essere affiancati dai podcast, da articoli e approfondimenti, da infografiche e role playing. Proprio per questo, adottare questa metodologia di studio significa progettare una formazione multicanale che attinge a diversi strumenti di comunicazione.
Il Microlearning nasce prima di Internet ma trova nella multimedialità e nelle tecnologie digitali la sua massima espressione: combinato con l’e-Learning, il bite size learning produce i risultati più evidenti.
L’istantaneità di internet permette di studiare ad intervalli brevi, utilizzando una tecnologia che ormai tutti hanno in casa o sul luogo di lavoro. In questo modo si potrà aiutare il dipendente a raggiungere obiettivi concreti e misurabili e a mantenerli nel tempo.
Tra gli strumenti di Microlearning più efficaci abbiamo:
- Brevi video didattici;
- Flashcards;
- Mini-quiz;
- Micro informazioni via WhatsApp o Telegram.
Vediamo cosa sono e come usarli.
Apprendimento efficace con le flash cards
Flash cards sta per carte veloci, ovvero piccoli foglietti di carta, o elettronici, che riportano su un lato una domanda e sull’altro la risposta. Molto utilizzate nel microlearning, le flashcards aiutano ad imparare memorizzando, in particolare se si utilizza un software. Automatizzando il sistema, infatti, si potranno visualizzare le cards a intervalli precisi. Pause che permettono di cambiare la velocità con la quale dimentichiamo.
La possibilità di rimuovere una nozione è maggiore appena apprendiamo qualcosa e segue la cosiddetta “curva dell’oblio”. Teorizzata dallo psicologo Hermann Ebbinghaus, la curva dell’oblio mostra graficamente come sia maggiore la tendenza a dimenticare subito dopo aver studiato. In questo senso le flash cards rappresentano un valido supporto per la memoria, vediamo perché.
Lo “sforzo” che si fa nel ricordare la riposta sul retro, prima di leggerla, rappresenta un impegno cognitivo non da poco che sollecita la memoria a ricercare l’informazione, ripescandola nella mente.
Cercando la soluzione si riesce ad arrivare ad una risposta che difficilmente si dimenticherà.
Microlearning didattica con mini quiz e micro informazioni
Divertimento e memoria, entrambi messi in gioco con i mini quiz: piccoli giochi con domande e risposte da indovinare. Sottoporre dei quiz ai corsisti gli permette di mettere in pratica le nozioni apprese: una utile ripetizione pratica che aiuta a ridurre il carico cognitivo e lo stress delle valutazioni.
I quiz accompagnati da un feedback correttivo dettagliato, inoltre, migliorano la capacità di memorizzare le informazioni. Pensare di somministrarli on line rende più semplice il feedback che diventa immediato.
Per quanto riguarda, invece, le micro informazioni inviate a mezzo social, la ricerca ha dimostrato che la messaggistica istantanea (su tutte whatsapp) può essere un ulteriore strumento di didattica microlearning.
Attraverso questo social è possibile creare dei gruppi di studio da utilizzare per diffondere micro informazioni che restano a disposizione degli studenti. Una tecnica molto utile per favorire l’apprendimento, in quanto i dati sono facili da reperire in ogni momento e ovunque ci si trovi.
I vantaggi del Microlearning
Il successo del Microlearning risiede nella sua immediatezza. Numerosi studi hanno dimostrato che imparare con micro-lezioni frequenti e mirate è più efficace rispetto a lunghe sessioni di studio, magari sporadiche.
Nello specifico, il Microlearning permette di:
- migliorare la memoria e la comprensione dei contenuti fissandoli con ordine;
- apprendere anche mentre si lavora o si svolgono altre attività;
- imparare utilizzando device di facile reperimento come smartphone o tablet;
- mantenere sempre alta l’attenzione;
- raggiungere obiettivi di breve periodo con grande soddisfazione nello studente.
Per poter trarre il meglio da questa metodologia andranno messe in campo una serie di azioni che facilitano l’implementazione di un percorso di bite-sized learning.
Tecniche di apprendimento efficace in azienda
Come abbiamo già specificato il microlearnig è una tecnica di apprendimento efficace nei contesti lavorativi. Nella formazione aziendale, infatti, il tempo a disposizione per la formazione dei dipendenti è spesso ridotto e imparare velocemente nuovi compiti e nuove tecnologie è determinante.
Ecco perché fornire solo le informazioni necessarie, senza lezioni prolungate, risulta particolarmente utile. Per farlo al meglio è necessario avere l’appoggio di chi ha leadership in azienda che potrebbe, invece, ritenerla una forma di apprendimento troppo informale e semplicistica.
Altrettanto importante è identificare chiaramente gli obiettivi di apprendimento: solo in questo modo sia studenti che formatori potranno misurare i progressi ottenuti.
I microcontenuti non dovranno durare più di 5 minuti e potranno, quindi, trattare solo un obiettivo per volta. I contenuti andranno divisi in tre parti per facilitarne la comprensione:
- Introduzione: parte teorica da apprendere;
- Dimostrazione, video, infografica o podcast;
- Pratica, mini quiz o flash cards per mettere in pratica quanto appreso.
Il tutto in maniera più personalizzata possibile.
Microlearning conclusioni
Grazie al microlearnig sarà più facile per chi eroga corsi di formazione strutturare percorsi di apprendimento personalizzati, basati sulle richieste dei diversi dipendenti. Non tutti hanno lo stesso ritmo di apprendimento o hanno bisogno degli stessi contenuti: con questa metodologia si potranno fornire le informazioni necessarie al momento giusto.
Il microlearning evita il sovraccarico di informazioni che inficia un’efficace formazione aziendale, favorisce l’inclusione e il lifelong learning, soprattutto grazie alle nuove tecnologie.
Sono, infatti, disponibili app di micro learning che consentono di portare la propria formazione “sempre con sé”.
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